Dopo quasi due anni dal rilascio dell’holder Haida Holder 100-Pro, la compagnia cinese ha rilasciato la nuova versione dell’holder di punta della serie 100: Haida Holder M10. Ecco il link sul sito ufficiale: Holder Haida M10. Le novità sono molte rispetto alla versione precedente, quindi non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una nuova edizione ridisegnata da zero. Analizziamo insieme le caratteristiche e le novità.
Cosa c’è nella confezione
Il nuovo Holder Haida M10 in alluminio, si presenta in una confezione minimale (ma a mio avviso molto elegante) di colore bianco con il solo logo e il nome del portafiltri. La scatola è solida e l’holder si trova in una custodia semirigida con rivestimento in simil-pelle.
Una volta aperta la confezione al suo interno possiamo trovare:
- Holder parte frontale (con due guide già montate) con guarnizione (molto più sottile della versione precedente) per prevenire le infiltrazioni di luce
- Holder anello adattatore che consente il fissaggio sulla lente
- Filtro CPL Polarizzatore di tipo “slot-in” (ad inserimento)
- Supporto aggiuntivo di tipo “slot-in” (ad inserimento) per prevenire infiltrazioni di luce quando si rimuove il polarizzatore
- Guide aggiuntive (con relative viti) per poter inserire 3 diversi filtri
- Custodia semi rigida in simil-pelle (fuori) e tessuto morbido all’interno
- Mini cacciavite per fissare le guide (una bella iniziativa, anche se il cacciavitino non pare molto solido)
La qualità del nuovo portafiltri si percepisce immediatamente: forme arrotondate, materiale piacevole al tatto, alluminio opacizzato, guarnizioni molto sottili, nuovo pulsante di sgancio rapido. Insomma, si ha subito l’impressione di avere a che fare con un portafiltri professionale e molto migliorato rispetto la versione precedente.
Per poter montare il portafiltri sulla lente è necessario un adattatore che però non è incluso nella scatola dell’holder, ma bisogna acquistarlo a parte a seconda del diametro di cui si ha bisogno. Sono disponibili diversi diametri, quelli più utilizzati.
Il nuovo portafiltri si distingue in maniera radicale dal precedente per due aspetti che verranno molto apprezzati da chi vuole “dinamicità” sul campo:
- Pulsante di sgancio rapido: grazie al nuovo pratico pulsante presente lateralmente, è ora possibile sganciare velocemente l’holder, senza doverlo svitare, per certi versi un ritorno al passato, dopo che nella versione precedente era stata privilegiata una vite di blocco/sblocco con un aggancio a 3 denti non propriamente comodo.
- Presenza di una guida “slot-in” tra obiettivo e filtri: finalmente sarà possibile inserire e rimuovere il filtro polarizzatore (CPL) in maniera veloce, grazie all’innovativo controllo di aggancio e sgancio rapido. Non solo, l’innovazione riguarda anche la presenza di nuove tipologie di filtri (anche combinati) che vanno ad arricchire la gamma, ad esempio è disponibile un filtro combinato ND64 + CPL che consente di ottenere entrambi gli effetti con un unico filtro di tipo “slot-in”.
Qualche foto di dettaglio:
Caratteristiche
Il portafiltri si compone di 3 elementi:
- Parte frontale con guide per l’inserimento dei filtri
- Anello adattatore che consente di collegare il portafiltri alla lente
- Barriera di luce (se non si vuole utilizzare il CPL) o filtro polarizzatore circolare (CPL) di tipo “slot-in”
Le principali caratteristiche del portafiltri sono:
- Materiale: alluminio (per il portafiltri) e plastica (per le guide)
- Dimensioni: 17.5 x 17.5 x 5.4cm
- Peso: 540gr
- Filtri compatibili: filtri da 100mm di larghezza (filtri ND quadrati 100×100 e filtri graduati 100×150)
- Spessore filtri: l’holder supporta filtri di spessore 2.0mm (la quasi totalità dei filtri in commercio)
- Protezione dalle infiltrazioni di luce: l’intero portafiltri è di materiale opaco con pochissima riflettenza, inoltre è presente una guarnizione intorno al portafiltri (vicino alla prima guida) in modo da impedire infiltrazioni di luce laterale o posteriore; inoltre è presente una specifica barriera contro le infiltrazioni nel caso non si voglia utilizzare il filtro CPL.
- Supporto filtri a lastra: nella configurazione di base sono presenti due guide per inserire 2 filtri a lastra (da 2mm di spessore), ma è possibile montare anche una guida aggiuntiva (inclusa nella confezione) che consentirà di inserire fino a 3 filtri a lastra senza vignettatura per focali a partire da 16mm in su (potrebbero esserci delle eccezioni su alcune lenti con la filettatura frontale particolarmente sporgente)
- Sistema con filtro aggiuntivo “slot-in”: è presente una scanalatura in cui è possibile inserire degli specifici filtri di tipo “slot-in” (montati su supporto proprietario), tra cui segnaliamo la possibilità di avere dei filtri combinati, come ad esempio il ND64+CPL; in dotazione vengono forniti il filtro CPL e la barriera contro le infiltrazioni di luce
- Anello adattatore: grazie alla disponibilità di diverse misure di anelli adattatori, è possibile montare il portafiltri sulla quasi totalità delle lenti in commercio (lenti dotate di filettatura frontale a partire da 37mm fino ad arrivare a 82mm)
- Guide: il portafiltri è dotato di guide molto morbide che rendono agevole e fluido l’inserimento delle lastre, ma che allo stesso tempo bloccano i filtri inseriti in maniera stabile (filtri di spessore 2.0mm)
- Pulsante di sgancio rapido: l’holder è dotato di un elegante pulsante di sgancio rapido che consente di rimuovere l’holder molto velocemente
- Anello di rotazione: il filtro polarizzatore incluso nella slitta di tipo “slot-in” include una comoda rotellina di regolazione
Montaggio
Il montaggio del portafiltri è piuttosto veloce, sicuramente molto più rapido rispetto la versione precedente.
Questa è la mia sequenza consigliata:
- Avvitare l’anello adattatore sull’obiettivo
- Fissare parte frontale dell’holder sull’anello adattatore
- Inserire il filtro di tipo “slot-int” o la barriera di luce
- Inserire i filtri a lastra necessari
Per chi è meno esperto, si consiglia di fare un po’ di pratica in casa prima di utilizzare il portafiltri sul campo.
Utilizzo sul campo
Una volta montato il portafiltri sulla lente, è necessario regolare il polarizzatore (se montato) e inserire le lastre nelle guide.
Ecco qualche consiglio generico:
- Prima di inserire qualunque filtro nelle guide, è bene accertarsi che l’holder sia ben collegato e l’anello adattatore avvitato in maniera corretta. Potrebbe accadere che la filettatura non sia ben allineata e nonostante l’impressione che il portafiltri sia avvitato correttamente, potrebbe bastare un movimento brusco della fotocamera per farlo sganciare e cadere. Dopo l’avvitamento, verificare che l’holder sia stabilmente collegato alla lente.
- Nel caso in cui si vogliano utilizzare dei filtri a densità molto elevata, è bene assicurarsi tramite il Live View che la composizione e la messa a fuoco siano stati effettuati correttamente e il cavalletto sia stabile.
- La regolazione del filtro polarizzatore va fatta prima di inserire le lastre, in modo da poterla effettuare con maggiore precisione.
- Il portafiltri è dotato di guarnizione contro le infiltrazioni di luce: nel caso il primo filtro da inserire abbia una guarnizione, sarà necessario inserirlo nelle guide con la guarnizione verso l’esterno. La presenza di guarnizioni già sul portafiltri, assicura la massima compatibilità anche con i filtri di altre marche (alcune marche utilizzano guarnizioni specifiche per i propri holder e non compatibili con tutti i portafiltri sul mercato).
- Rimuovere il portafiltri e la macchina fotografica prima di spostare il cavalletto (evitare di trasportare tutto insieme quando si cambia posizione).
- I filtri con densità più elevata sono quelli a dover essere inseriti per primi nell’holder (devono quindi trovarsi più vicini alla lente).
Confronto con la vecchia versione
Rispetto alla vecchia versione sono evidenti alcuni miglioramenti:
- Possibilità di utilizzare filtri di tipo “slot-in”, che consentono in maniera rapida di intervenire sul setup, senza la necessità di dover rimuovere l’holder per poter smontare il filtro CPL.
- Presenza di un pulsante di sgancio rapido.
- Maggior cura e dettaglio dei particolari.
Conclusioni
Le innovazioni rispetto alla versione precedente sono evidenti. L’upgrade è consigliato soprattutto per chi usa frequentemente il filtro polarizzatore: il nuovo design consente un montaggio molto più veloce anche in condizioni meteo meno favorevoli. Minor tempo speso nel montaggio, comporta più tempo per il processo creativo!
In conclusione, il nuovo Holder Haida M10 è un portafiltri innovativo e assolutamente consigliato per chi ama la fotografia di paesaggio. La cura costruttiva e l’attenzione ai dettagli, fanno di quest’holder uno dei migliori presenti in commercio.
L’unico punto di attenzione è l’assenza di una selezione di adattatori già nella confezione dell’holder (così come invece fanno alcune altre marche).
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Alcune foto sono cortesia di Haida